lunedì 23 febbraio 2015

Relazioni professionali interne (Autovalutazione. Area 5)

Continuiamo ad occuparci di valutazione. Questo intervento di Antonia Carlini (Irsef-Irfed) prende in considerazione le relazioni professionali interne alla scuola che caratterizzano i sistemi di partecipazione e di decisione a più livelli dell’organizzazione: collegio, dipartimenti, consigli, team, gruppi di progetto, commissioni, unità e nuclei di coordinamento dei processi didattici, organizzativi, valutativi, RSU…
Stefano Zan (1988) studioso di organizzazione afferma che “ (…) in ogni sistema complesso, nessuna decisione può essere presa in modo unilaterale da nessuno degli attori. L'interdipendenza appare particolarmente evidente ogni volta che un'istituzione deve agire o prendere una decisione. Le parti devono arrivare a dei compromessi accettabili e tenere conto dell'esistenza e delle strategie di altri attori.” 

Anche la scuola è un’organizzazione complessa di tipo sistemico: le sue variabili interdipendenti si riferiscono ai diversi soggetti individuali e collegiali dotati di prerogative, competenze, spazi di autonomia decisionale differenti e legati da relazioni di equiordinazione funzionale che necessitano di azioni efficaci di coordinamento. Inoltre, nel sistema-scuola le decisioni sono sempre il risultato di processi dialettici e dinamici di partecipazione collegiale, in contesti di confronto, di mediazione, di integrazione e di condivisione.
Le relazioni professionali caratterizzano il “lavorare insieme” di docenti e dirigenti nelle riunioni di team, nei gruppo di lavoro, nei consigli, nei nuclei di coordinamento … che per essere efficaci debbono necessariamente evolvere dalla semplice interazione, basata su legami - coesione per somiglianza, attrazione, condivisione di interessi e di obiettivi, all’ integrazione di competenze, di approcci e alla contaminazione di strategie e buone pratiche per l’elaborazione di una proposta unitaria condivisa.
Questo passaggio evolutivo è possibile solo quando all’interno del gruppo di lavoro si genera interdipendenza positiva, quando, cioè, si diventa capaci di individuare, riconoscere e valorizzare le competenze, le conoscenze, i valori, i modelli dei singoli componenti, ritenendoli indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi comuni.
Ma per poter riconoscere e individuare competenze e risorse professionali nella scuola è indispensabile recuperare gli spazi di incontro e di relazioni anche informali (il plesso, l’atrio, la sala docenti, il giardino, l’ufficio del dirigente ..), nei quali si creano legami, si sviluppa senso di appartenenza al gruppo e all’Istituto, si costruiscono identità, si promuove consenso e condivisione di obiettivi e scelte, si attivano risorse e si promuove collaborazione.
Il lavorare insieme nella scuola accompagna tutti i momenti del processo di costruzione delle decisioni in ambito scolastico, formali ed informali, che possiamo riferire al modello incrementale di Mintzberg (1987):
A livello di team, gruppo di lavoro, dipartimento, commissione, unità di coordinamento:
  • il riconoscimento dei bisogni e valutazione diagnostica 
  • la presa in carico dei problemi 
  • l’analisi del contesto interno ed esterno (opportunità, risorse, punti di forza, punti di debolezza) 
  • l’individuazione delle soluzioni possibili al problema, a partire da quelle più familiari 
  • la riflessione e il confronto sulle pratiche-soluzioni già adottate 
  • il riconoscimento, la valorizzazione e la condivisione di buone pratiche 
  • la scelta della soluzione ritenute migliore fra quelle alternative possibili (giudizio singolo, commissione, negoziazione … formazione di una “coalizione”) 
  • l’approvazione formale della soluzione-decisione
In una tabella sono state indicate le principali aree di funzionamento del sistema delle relazioni professionali interne alla scuola, i fattori di qualità e gli indicatori possibili.