lunedì 2 febbraio 2015

Autovalutazione. Area1 - sistema di accoglienza

Il processo di autovalutazione consente di leggere i funzionamenti della scuola nelle sue principali dimensioni - educativa e didattica, organizzativa, relazionale, amministrativa- e in prospettiva processuale rispetto al ciclo dell’offerta formativa scolastica e alle sue fasi dinamiche, qui richiamate: analisi dei bisogni e presa in carico di ciascun alunno, progettazione di percorsi coerenti con le attese particolari (alunni, famiglie, territorio) e con le attese di sistema (traguardi di competenza essenziali per l’inclusione e per la cittadinanza); riflessione e valutazione dei risultati ottenuti con le scelte operate in autonomia e pianificazione di azioni di miglioramento.

Rendere leggibili i “funzionamenti” della scuola
Per rendere leggibili le principali aree di funzionamento della scuola e individuarne punti di forza e debolezze con chiarezza è indispensabile declinare i fattori di qualità dell’offerta della scuola in termini di indicatori e descrittori, per giungere alla definizione di possibili standard, di partenza e attesi.
In questo contributo, in continuità con il precedente, viene esplorato, per grandi linee e con l’aiuto di tabelle di sintesi, il sistema di accoglienza e di rilevazione dei bisogni allestito dalla scuola per rispondere ad una domanda educativa sempre più variegata e per coniugare istanze a più livelli.

Indicatori e profili organizzativi
L’intento della nostra breve riflessione è quello di suggerire, attraverso esempi di indicatori e di profili organizzativi (Chi? Che cosa fa? Come? Con quali risorse e strumenti?), un approccio strutturato all’autovalutazione, che sostenga docenti e dirigenti nell’autoanalisi dei processi, delle azioni, delle attività e delle pratiche agite, contribuendo così a mettere in luce aspetti e caratteristiche peculiari della scuola, da considerare necessariamente nella elaborazione del Rapporto di Autovalutazione (RAV).
Muovendo dalla considerazione delle principali aree di funzionamento individuate nell’ambito del sistema di accoglienza (accoglienza dell’utenza, accoglienza degli alunni e delle famiglie, accoglienza del personale docente e del personale ATA in ingresso), ci soffermiamo a titolo meramente orientativo e senza alcuna pretesa di esaustività, sulla dimensione dell’accoglienza degli alunni-famiglie nuovi iscritti con bisogni comuni e speciali, per definire un possibile profilo organizzativo indispensabile per mobilitare con efficienza ed efficacia le risorse (umane, strumentali, finanziarie) esistenti e per coordinare le azioni professionali di più soggetti verso intenti comuni e condivisi.


Nella tabella n.1 abbiamo individuato alcuni ambiti del sistema di accoglienza della scuola, riportando esempi di indicatori di qualità riferiti al fattore accoglienza, inteso quest’ultimo nel significato più ampio di riconoscimento dei bisogni educativi comuni e speciali di cui sono titolari gli alunni dell’esigenza di accoglienza e di riconoscimento delle risorse professionali in ingresso.
Nella tabella n.2, invece, suggeriamo un possibile profilo organizzativo di scuola per l’area “Accoglienza dell’utenza – alunni nuovi iscritti” , indicando soggetti (chi?), azioni (che cosa fa?), modalità e risorse (Come? Con quali risorse e strumenti?) da mobilitare per l’area considerata.