lunedì 16 febbraio 2015

Autovalutazione: pratiche didattiche e organizzative di classe (Area 4)

Un nuovo contributo, sui processi di autovalutazione curato da Antonia Carlini (Irsef-Irfed).
Le pratiche didattiche e organizzative di classe, nel percorso di autovalutazione allestito da MIUR e Invalsi e coerente con il modello CIPP (Contesto, Input, Processi e Prodotti), riguardano la variabile dei Processi messi in moto dalla scuola per dare risposte e riportare a sintesi istanze differenti, legate al contesto, alle caratteristiche locali particolari, ai bisogni educativi comuni e speciali, ma anche derivanti dalle attese nazionali ed espresse in termini di traguardi per lo sviluppo di competenze disciplinari e trasversali. 

Processi attivati dalla scuola fanno riferimento alle principali fasi del ciclo dell’offerta formativa scolastica: la conoscenza degli alunni e la presa in carico di ciascuno di essi; la progettazione curricolare coerente; la valutazione formativa e incrementale; la cura di ambienti di apprendimento stimolanti in cui gli alunni sviluppano conoscenze e abilità e sperimentano padronanze in contesti di vita e di relazioni attivi, laboratoriali, cooperativi.
L’esplorazione dell’area Processi educativi e didattici, attraverso domande guida orientative focalizzate su ambiti progressivamente più concreti e circoscritti, consente di individuare punti di forza e punti di debolezza da considerare nella definizione di strategie di miglioramento.
Processi didattici e aree da esplorare nel RAV
Nel modello di Rapporto di AutoValutazione essi comprendono le seguenti aree di indagine: 
  • Curricolo, progettazione e valutazione 
  • Ambiente di apprendimento 
  • Inclusione e differenziazione 
  • Continuità e orientamento
Le aree considerate nel RAV sono esplorate attraverso domande guida orientative che facilitano la messa a fuoco delle pratiche educative didattiche e valutative della scuola e aiutano ad individuare punti di forza e punti di debolezza da tenere presenti nella pianificazione di azioni di miglioramento.
Alcuni esempi: Gli insegnanti utilizzano il curricolo definito dalla scuola come strumento di lavoro per la loro attività? I docenti effettuano una programmazione periodica comune per ambiti disciplinari e/o classi parallele? Per quali discipline? Per quali ordini/indirizzi di scuola? Nella scuola vengono utilizzati strumenti quali prove di valutazione autentiche o rubriche di valutazione? Quanto è diffuso il loro utilizzo? (Curricolo, progettazione e valutazione)
In che modo la scuola cura la presenza di supporti didattici nelle classi (biblioteca di classe, computer, materiali per le attività scientifiche, materiali per le attività espressive, ecc.)?
La scuola promuove l’utilizzo di modalità didattiche innovative? In caso di comportamenti problematici da parte degli studenti quali azioni promuove la scuola? Queste azioni sono efficaci? (Ambiente di apprendimento)
Gli insegnanti curricolari e di sostegno utilizzano metodologie che favoriscono una didattica inclusiva? La scuola realizza attività di accoglienza per gli studenti stranieri da poco in Italia? Gli interventi che la scuola realizza per supportare gli studenti con maggiori difficoltà sono efficaci? In che modo la scuola favorisce il potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari? (Inclusione e differenziazione)
Quali azioni realizza la scuola per garantire la continuità educativa per gli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all’altro? La scuola realizza percorsi di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni? (Continuità e orientamento).
La tabella che si propone considera il sistema delle pratiche didattiche e organizzative di classe analizzandone i principali ambiti di funzionamento, e offre esempi di indicatori di qualità e di descrittori utili a sostenere la riflessione della comunità professionale scolastica in vista dei Piani di miglioramento che dovranno necessariamente essere innestati sugli esiti dell’autoanalisi di scuola e sulle piste per il miglioramento intercettate e condivise dai docenti coinvolti nel percorso.