Il 21 ottobre 2014 il Ministero
ha pubblicato sul proprio sito la Direttiva n. 11 del 18 settembre
2014 sulle priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli
anni scolastici 2014/15, 2015/16 e 2016/17. Di seguito alcuni
particolari e un'anticipazione su cosa conterrà il documento di
autovalutazione, secondo quanto indicato nelle Linee guida del Governo per la
riforma della scuola.
GLI SCOPI
DELLA VALUTAZIONE.
La
valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa
e degli apprendimenti e sarà particolarmente indirizzata:
- alla riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso scolastico;
- alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento degli studenti;
- al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza;
- alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all’università e al lavoro
L'AUTOVALUTAZIONE
L'Invalsi
fornirà strumenti di analisi dei dati resi disponibili dalle scuole
- l’INVALSI sosterrà i processi di autovalutazione delle scuole fornendo strumenti di analisi dei dati resi disponibili dalle scuole, dal sistema informativo del Ministero e dalle rilevazioni nazionali e internazionali degli apprendimenti; definirà un quadro di riferimento, corredato di indicatori e dati comparabili, per l’elaborazione dei rapporti di autovalutazione il cui format sarà reso disponibile alle scuole entro ottobre 2014;
- il Sistema Nazionale di Valutazione si avvarrà di una piattaforma operativa unitaria predisposta dai Servizi informativi del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, in modo da poter gestire e coordinare il flusso delle informazioni e le elaborazioni dati provenienti dalle varie fonti;
- il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca avvierà, in collaborazione con i soggetti del Sistema Nazionale di Valutazione, piani di formazione per tutte le scuole, con particolare attenzione ai dirigenti scolastici.
COSA
CONTERRA' IL DOCUMENTO DI AUTOVALUTAZIONE?
Anche se, il
documento di autovalutazione, come anticipato nelle linee guida per la riforma
della scuola, comprenderà diversi indicatori che lavorano su contesto e
risorse, esiti e processi della scuola:
- ambienti di apprendimento,
- apertura verso il territorio,
- pratiche educative e didattiche,
- livello e qualità di quello che gli studenti avranno imparato,
- elementi socio-economici di contesto,
- ma anche informazioni utili per capire, ad esempio se gli apprendimenti degli studenti incidono sulla loro scelta di proseguire gli studi o sulle loro chance di trovare un lavoro
ISPETTORI
Entro marzo
2015, la Conferenza di coordinamento adotterà, su proposta dell’INVALSI, i
protocolli di valutazione delle scuole e gli indicatori di efficienza e di
efficacia per individuare le scuole da sottoporre a verifica esterna.
Al fine di
facilitare e regolare l’implementazione del sistema di valutazione, le scuole
da sottoporre a verifica saranno, per il prossimo triennio, fino ad un massimo
del 10 per cento del totale per ciascun anno scolastico, così individuate: il 7
per cento attraverso gli indicatori di cui sopra e il 3 per cento in base a
campionamento casuale.
Le attività
di valutazione esterna, con le visite dei nuclei di valutazione costituiti dai
dirigenti tecnici, che ne assumono il coordinamento, e dagli esperti
individuati secondo i criteri di seguito indicati, avranno inizio a partire
dall’anno scolastico 2015-2016.
Gli esperti
dovranno essere dotati di adeguata esperienza e competenza in materia di
valutazione esterna dei sistemi scolastici e/o delle organizzazioni complesse.
Inoltre dovranno svolgere la loro funzione in regione diversa da quella nella
quale prestano eventualmente servizio, a qualsiasi titolo, presso le
istituzioni scolastiche o gli uffici dell’Amministrazione scolastica.
L’INVALSI,
entro 60 giorni dall’emanazione della presente direttiva, con propria delibera,
definirà le modalità di selezione, costituzione e formazione degli elenchi
degli esperti che parteciperanno ai nuclei di valutazione.
L’INVALSI
procederà, inoltre, alla costituzione dei nuclei di valutazione sulla base dei
criteri definiti e resi noti dalla Conferenza in modo da assicurarne
imparzialità e terzietà.
RUOLO DELLE
PROVE INVALSI
La
restituzione dei risultati delle rilevazioni degli apprendimenti alle singole
scuole sarà oggetto di particolare attenzione da parte dell’INVALSI, in modo
che i risultati stessi possano costituire, unitamente agli altri elementi
conoscitivi in possesso delle scuole, la base per l’avvio dei processi di
autovalutazione e di miglioramento per tutte le istituzioni scolastiche.
Pertanto,
nel corso del triennio scolastico considerato, verrà migliorato l’utilizzo del
profilo longitudinale dei dati delle rilevazioni anche al fine di individuare
il valore aggiunto determinato dall’azione formativa delle scuole. Per favorire
l’utilizzo dei risultati in chiave autovalutativa, l’INVALSI predisporrà
apposite linee guida per la lettura e l’utilizzo dei dati.
Inoltre, nel
corso di tale triennio, l’INVALSI continuerà a garantire la partecipazione
dell’Italia alle indagini internazionali OCSE-PISA, IEA-TIMSS, IEA-PIRLS e
TALIS. In particolare, verrà operato un sempre più stretto collegamento tra gli
esiti delle indagini internazionali e i risultati delle rilevazioni nazionali,
soprattutto per fornire un ampio quadro di sistema sullo stato degli
apprendimenti nel nostro Paese.
I DIRIGENTI
TECNICI
Il numero di
dirigenti tecnici del contingente, utilizzato in via esclusiva nelle attività
di valutazione, verrà individuato con successivo decreto ministeriale
nell’ambito della dotazione organica definita dal decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri n. 98 del 2014.
Comunque, in
questa prima fase di avvio del sistema, tutti i dirigenti tecnici
parteciperanno allo sviluppo e alla realizzazione del Sistema Nazionale di
Valutazione.
Gli
incarichi di funzione dirigenziale non generale ai dirigenti tecnici che
verranno a far parte del contingente saranno conferiti, per la durata di un
triennio, dal direttore generale per gli ordinamenti scolastici e la
valutazione del Sistema Nazionale di Valutazione, per l’Amministrazione
scolastica centrale, e dai direttori generali degli Uffici scolastici
regionali, per l’Amministrazione scolastica periferica, utilizzando criteri che
valorizzino esperienze e competenze pregresse in materia di valutazione e nel
rispetto del principio della rotazione degli incarichi.