lunedì 21 settembre 2015

Monitoraggio sui nuovi modelli di certificazione nel primo ciclo dell'istruzione

Il 3 settembre scorso, la direzione generale per gli ordinamenti scolastici ha presentato alle associazioni professionali i primi risultati del monitoraggio sull'adozione dei nuovi modelli di certificazione nella scuola del primo ciclo dell'istruzione. I modelli per la scuola primaria e per la secondaria di primo grado erano stati proposti, in via sperimentale, con CM n. 3 del 13 febbraio 2015. Nonostante i dati non siano ancora completamente elaborati, possono già essere tratte alcune rilevanti indicazioni sulle criticità e sui punti di forza dei nuovi modelli proposti dal ministero.
In generale, le istituzioni scolastiche hanno riconosciuto sia la diretta correlazione tra l'impianto dei nuovi modelli proposti e le indicazioni nazionali, che il riferimento alle competenze chiave individuate dall'Unione Europea. Appare particolarmente significativo che la maggioranza degli istituti che hanno risposto al monitoraggio abbia espresso la convinzione che la certificazione debba essere rilasciata sia al termine della scuola primaria che della scuola secondaria di primo grado. Più del 90% ha inoltre apprezzato l'uso dei quattro livelli per la definizione dei progressi degli alunni e ha ritenuto opportuno che non ne fosse previsto uno negativo . Come è stato rilevato durante l'incontro, molti istituti scolastici hanno espresso infatti la convinzione che non sarebbe stato coerente con l'impianto teorico certificare l'assenza di competenze. Diverse istituzioni scolastiche hanno ritenuto necessaria la revisione del linguaggio utilizzato per la descrizione dei profili delle competenze, apparsa in molti casi troppo tecnica e scarsamente comprensibile alle famiglie. Uno tra gli elementi maggiormente condivisi è stata la proposta di utilizzare livelli piuttosto che voti numerici. Accanto a dati quantitativi raccolti mediante questionari, sono state restituite anche informazioni qualitative, raccolte mediante attività di audit su un numero più ristretto di istituzioni scolastiche. Tra gli elementi più significativi sono stati segnalati soprattutto il rapporto non sempre facile tra competenze cross curricolari e disciplinari e la relazione tra certificazione delle competenze e strumenti di rilevazione. Infatti molte istituzioni scolastiche pur dichiarando di avere strutturato un curricolo organizzato per competenze, segnalano di utilizzare strumenti tradizionali per la rilevazione delle competenze stesse. Appare poco diffuso l'uso di compiti di realtà, rubriche di valutazione e diari di bordo. I risultati del monitoraggio saranno a breve resi disponibili sul sito del MIUR. Nell'anno scolastico corrente, la sperimentazione proseguirà e sarà estesa ad altri istituti scolastici, anche con lo scopo di costruire insieme alle scuole una valida proposta in vista della revisione delle modalità e dei criteri relativi alla certificazione, prevista all'interno delle deleghe legislative affidate al governo dalla legge 107/2015.