lunedì 19 gennaio 2015

Il processo di autovalutazione e il RAV.

La riflessione di Antonia Carlini (IRSEF-IRFED) sul percorso di autovalutazione delle scuole muove dall’analisi dei documenti resi disponibili dal MIUR e dall’Invalsi, implementati in questi ultimi anni e sviluppati nell’ambito delle sperimentazioni nazionali Valutazione e Sviluppo (ValeS) e Valutazione e Miglioramento (VM), condotte all’interno della nuova cornice del SNV. Si fa riferimento, in modo specifico, al “Rapporto di Autovalutazione (RAV) - Guida all’autovalutazione”, al documento di sintesi “Inquadramento teorico del RAV - Sintesi” alla “Mappa indicatori per rapporto di Autovalutazione” e agli interventi degli esperti che a diverso titolo hanno contribuito all’implementazione dell’impianto e degli strumenti.
L’impianto di valutazione, come sappiamo, fa riferimento al modello CIPP Context, Input, Process, Product e ne esplora le principali dimensioni contestualizzate in ambito scolastico - il contesto e le risorse, i processi – da considerare per l’analisi e la valutazione della qualità realizzata dalla scuola, ossia del suo valore aggiunto.
Il modello consente di leggere funzionamenti della scuola considerata come organizzazione complessa, rispetto ad alcuni elementi specifici che vengono analizzati e posti in relazioni nel processo di valutazione scolastica e che richiamiamo opportunamente.
Gli elementi di contesto e le risorse riguardano gli aspetti demografici, economici, socio-culturali della popolazione scolastica di riferimento, le caratteristiche dell’utenza, le risorse professionali, materiali e finanziarie.
L’analisi dei processi, invece, chiama in causa le scelte della scuola rispetto all’offerta formativa, all’organizzazione, alle pratiche educative e didattiche; i sistemi di partecipazione e di decisione; le strategie e gli stili di leadership.
La riflessione sui prodotti si focalizza sui risultati ottenuti dalla scuola a breve termine (promossi, votazioni, performance rilevate con le prove standardizzate) e quelli registrati nel breve e nel lungo periodo (risultati nei passaggi scolastici successivi, accesso all’università, al mondo del lavoro).
Autovalutazione di sistema e autovalutazione di scuola
L’apparato documentale può essere integrato anche con i dati e le evidenze assunte dalle scuole stesse nell’ambito di autonomi percorsi di autovalutazione interni. La possibilità di integrare il campo di indagine con indicatori e descrittori aggiuntivi, inoltre, permette di contestualizzare il modello valutativo e il sistema di indicatori, rendendoli sempre più aderenti alla realtà scolastica esplorata e alle dimensioni specifiche che la caratterizzano.
In altri termini, rende possibile l’esplorazione di aspetti significativi per la comunità professionale scolastica, per apprezzarne punti di forza e individuarne punti di debolezza, garantendo così maggiore completezza e coerenza all’impianto stesso. Ne consegue che i dati e le evidenze acquisiti nell’ambito dei processi autovalutativi interni assumono particolar rilevanza come riferimento iniziale per la definizione di indicatori di qualità per l’Autovalutazione di sistema nella fase di elaborazione del RAV.
Ma quali sono i principali ambiti di funzionamento della scuola da esplorare nell’ambito di processi di autovalutazione interni? Abbiamo pensato ai seguenti sistemi di funzionamento della scuola rispetto ai quali individuare indicatori di qualità:
A. Accoglienza e rilevazione dei bisogni educativi comuni e speciali
B. Progettazione a più livelli: territorio, scuola, classe
C. Processi organizzativi e di sviluppo della scuola
D. Pratiche didattiche e organizzative di classe
E. Relazioni professionali interne
F. Relazioni con le famiglie e con il territorio
G. Valutazione multilivello
H. Documentazione diffusione e sviluppo delle buone pratiche
Nei prossimi saggi ci soffermeremo su ciascun sistema, offrendo suggerimenti ed esempi di indicatori di qualità, da considerare sia nella elaborazione di un modello interno di autoanalisi per il miglioramento, sia nella elaborazione del RAV e, in modo specifico, al fine di individuare indicatori aggiuntivi e descrittori “personalizzati” e significativi delle peculiarità della scuola, del suo progetto e dei suoi processi.
Riferimenti bibliografici essenziali
G.Cerini e M.Spinosi (a cura di) Collana Voci della scuola -“Costruiamo insieme il RAV. Il rapporto di autovalutazione al via” –editore Tecnodid 2015.
A.Carlini “BES in classe – dall’autoanalisi alla lezione inclusiva”, editore Tecnodid, 2015.