
Non si aspettavano, per quanto riguarda il nostro Paese, grandi sorprese dall’annuale rapporto OCSE sull’educazione, avvenuta martedì scorso (24-11-2015) al MIUR. Molte delle rilevazioni portate a sintesi nella scheda Paese dedicata all’Italia e nelle slide a cura di Francesco Avvisati e Gabriele Marconi potrebbero rientrare nelle classiche “scoperte dell’acqua calda”. Non è in discussione, per carità, la serietà dell’istituzione e degli studiosi che per suo conto tengono costantemente d’occhio, attraverso specifici indicatori, i sistemi d’istruzione dei 34 Paesi membri e di alcuni Paesi partner: ma la constatazione che “per molti giovani laureati non è facile trovare un lavoro”, o che “trovare lavoro è particolarmente difficile per coloro i cui genitori non sono laureati” non sono certo rivelazioni sconvolgenti, ma piuttosto e purtroppo la conferma di una realtà ben presente nel vissuto quotidiano di tanti giovani e delle loro famiglie.